Ciao a tutti,
visto il lavoro che faccio non potevo non ricordarvi che oggi è la giornata mondiale della salute mentale e dare qualche informazione utile in proposito.
Per prima cosa è bene definire che cosa è la salute mentale. La salute mentale è una condizione di sanità, benessere e/o equilibrio di tipo psicologico ed emotivo. Una condizione che permette all’individuo di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni. Secondo l’OMS la salute mentale è parte integrante della salute, ovvero di quello stato di benessere fisico, mentale e sociale di cui tutti dovrebbero poter godere.
Partendo da questa definizione mi preme fare quindi un paio di considerazioni. Salute non significa assenza di malattia o infermità e allo stesso modo salute mentale non significa solo assenza di un disturbo psichico. Qui si parla di un concetto molto più esteso e di un’ottica più positiva. Questa definizione apre le porte a concetti come prevenzione e promozione del benessere fisico, psichico e sociale dell’individuo a 360°.
Da ciò è abbastanza semplice dedurre che la psicologia e la psicoterapia possono avere un doppio ruolo nei confronti della salute mentale. Uno è quello più conosciuto di valutazione e trattamento dei disturbi mentali ai fini di ridurre segni e sintomi della psicopatologia e di migliorare la qualità di vita dei pazienti. Il secondo è più recente e si rifà allo studio del benessere personale che ha ricevuto un’attenzione crescente negli ultimi trent’anni da parte di medicina, psicologia e sociologia. Nello specifico mi riferisco alla psicologia positiva che ha l’obiettivo di spostare l’attenzione dagli aspetti patologici della persona agli aspetti positivi dell’esistenza umana come emozioni piacevoli, scopi di vita, capacità, potenzialità. Grazie a quest’ottica innovativa la psicologia acquisisce un nuovo compito, quello di guidare e aiutare le persone a migliorare la qualità della loro vita anche in assenza di patologia.
Pensando alla mia esperienza professionale la mia impressione è che questa mission della psicologia sia ancora poco conosciuta e presa in considerazione dall’utenza. La tendenza è di rivolgersi agli psicologi/psicoterapeuti solo di fronte ad un disturbo evidente, quando quel disturbo crea sintomi importanti e compromette diverse aree di vita del paziente. È un peccato perché di perde l’opportunità di operare in un’ottica preventiva.
Eppure le iniziative di psicologia positiva promosse dalla categoria degli psicologi ormai sono tante, così come si stanno sempre di più affermando teorie e pratiche psicologiche di evidente efficacia secondo questo orientamento. Io stessa ve ne ho parlato in miei precedenti post. Vi ricordate le terapie di terza generazione?!
Allora con l’occasione di questa giornata vorrei tornare a ripetervi un concetto che ho espresso molte volte. Non pensate che gli psicologi/psicoterapeuti siano professionisti a cui rivolgersi solo in caso di una possibile psicopatologia, pensate a noi come interlocutori utili anche solo per problemi transitori e di lieve entità o solo come coloro che conoscono strategie e metodi per migliorare la propria vita. Se esiste questa possibilità perché non sfruttarla??? Non siamo più “i dottori dei matti”, non lo siamo più da molto tempo!!!
A presto con un nuovo articolo e restate connessi!